Ha destato immediatamente sospetti ai veri finanzieri di Pisa quell’Ufficiale Superiore che nessuno conosceva e che, come raccontava lui stesso sui social, aveva fatto una folgorante carriera, dal grado di Vice Brigadiere a quello di Colonnello in pochi anni.
Sono bastati pochi riscontri, ma tra gli appartenenti al Corpo non esisteva
nessun “Federico Manera”, questo il nome utilizzato sui vari profili.
Sono scattate immediatamente le indagini, coordinate dalla locale Procura
della Repubblica, culminate nell’oscuramento immediato di tutti i profili
pubblici e in una perquisizione domiciliare.
A casa del 33enne, in realtà dipendente di una ditta di pulizia della provincia, oltre ai diversi fotomontaggi creati sovrapponendo il suo viso a quello di veri appartenenti alla Guardia di Finanza, ritratti durante operazioni di servizio o eventi istituzionali, è stata rinvenuta anche un’uniforme dell’Esercito Italiano sulla quale erano state apposte delle mostrine di un’altra Forza Armata, dipinte di giallo, per renderle del tutto simili a quelle in uso nella Guardia di
Finanza.
Il giovane, dovrà ora rispondere alla locale Autorità Giudiziaria dei reati di sostituzione di persona e possesso di segni distintivi in uso alle Forze di polizia.